Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta
P. Borsellino
Quante volte sarà capitato di sentirci improvvisamente assalire da sensazioni spiacevoli come tachicardia, dolore toracico, dispnea, sensazione di soffocamento, vertigini, vampate di calore, brividi di freddo, tremori e sudorazione profusa. E quanto spesso, tali sensazioni, sono state accompagnate da paura, terrore, paura di morire, timore di perdere il controllo delle proprie idee (impazzire) o delle proprie azioni.
Gli attacchi di panico il più delle volte si possono presentare in situazioni in cui non c’è un reale motivo che scateni l’ansia.. la persona può essere semplicemente a fare la spesa o ad una cena con amici. Altre volte si verificano invece in momenti di forte stress, drammatici oppure anche in concomitanza con l’assunzione di sostanze stupefacenti, in particolare marijuana, cocaina, amfetamine.
In linea di massima un attacco di panico dura dai 5 ai 20 secondi, ma può lasciare uno strascico di tensione e di angoscia che prosegue spesso per diverse ore.
Cosa succede quando compare un attacco di panico?
Beh! quando la persona comincia ad avvertire i sintomi il risultato è che si spaventa molto . Poiché li teme cercherà di ridurli, di controllarli, di calmarsi ma, paradossalmente, più applica questa strategia…. più i sintomi aumentano, arrivando a generare l’attacco vero e proprio. La sensazione di impotenza che ne segue e di paura di sperimentare nuovamente la paura, porta la persona a stare in allerta, ma più sta in allerta più interferisce con il suo equilibrio. Ecco che si forma il famoso circolo vizioso da cui poi resta difficile uscirne…
Come se ne esce?
Sicuramente un percorso psicoterapeutico può aiutare la persona a trovare la strada giusta. Nel caso della psicoterapia breve strategica sarà importante guidare la persona a capire tutti i comportamenti che mette in atto per cercare di risolvere il problema ma che, invece di risolvere, contribuiscono a mantenere se non peggiorare la propria situazione. Una volta individuato il funzionamento della persona, attraverso un dialogo mirato (dialogo strategico), sarà possibile selezionare strategie da calzare sul singolo caso (prescrizioni messe a punto e perfezionate in oltre trent’anni di esperienza del Centro di Terapia Strategica) che puntano alla completa risoluzione del problema.
Una volta imparato a gestire gli aspetti critici dell’ansia, che avviene fin dalle prime sedute; il lavoro si concentrerà sul consolidamento delle strategie acquisite e sull’affrontare eventuali altre difficoltà del paziente che possono emergere più chiaramente in questa fase.
Percentuale successo trattamento
per quanto riguarda gli attacchi di panico, su più di 20.000 casi trattati attraverso il modello della Terapia Breve Strategica, si registra ad oggi una percentuale di successo del 96% .
Per utileriori approfondimenti consultare il testo La Terapia degli Attacchi di Panico, Giorgio Nardone.